Rocco Vincenzo Trimarchi, figlio di Alfonso e di Erminia Ricciardi, nacque il 20 aprile 1861 a Sinopoli (Reggio Calabria).

     A Napoli, frequentò il Regio Liceo Ginnasio Umberto I e nel 1882 si diplomò presso il Regio Conservatorio Musicale di San Pietro a Majella.


     Suo maestro fu il grande musicista calabrese Paolo Serrao e suoi compagni di studi furono Umberto Giordano e Francesco Cilea.


     Meritò gli elogi di Richard Wagner, che l'ascoltò in una giovanile composizione e lo esortò a rimanere fedele al bel canto italiano.

il Maestro Rocco Trimarchi

 

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    Scrisse opere teatrali drammatiche, una "Messa solenne: CLICCA PER ASCOLTARE IL BRANOSanctus", ed anche romanze pregevolissime che echeggiarono dolcemente da un lato all'altro dell'Europa, come  CLICCA PER ASCOLTARE IL BRANO"Pallide mammole", portata trionfalmente in giro da Fernando De Lucia e Nellie Melba,  CLICCA PER ASCOLTARE IL BRANO"Chianto 'e passione" CLICCA PER ASCOLTARE IL BRANO"Un bacio ancora", la cui interpretazione di Enrico Caruso è reperibile su CD in diverse raccolte.

     Dalla ricca documentazione, composta da corrispondenza personale e professionale, atti ufficiali e ritagli di giornale, risulta che il destino si accanì ostinatamente contro il suo talento, amareggiandogli l'intera vita, sotto forma di inganni, invidie, false promesse ed episodi di crudele sfortuna.
     Uno degli articoli postumi lo raffigura con un'unica sapiente pennellata: "Creare è astrarsi dai dolori del mondo, e Rocco Trimarchi il Maestro, l'idealista, il sognatore, creando raddolciva l'amaro calice delle sue disillusioni".

L'amara vicenda delle "Musiche Municipali" del Comune di Napoli

Rocco Trimarchi

     Nel 1893 Rocco Trimarchi fu dichiarato vincitore del concorso per Direttore delle "Musiche Municipali" della Città, bandito dal Comune di Napoli, ma il Consiglio Municipale fu sciolto poco prima della sua nomina effettiva.
     Quando fu finalmente costituito il nuovo Consiglio, nel 1894 esso soppresse tutte le attività musicali, per ragioni di economia, e nel 1895 dichiarò "come non avvenuto" il suddetto concorso.
     Come se ciò non bastasse, nel 1897 ripristinò la banda municipale, chiamando a farne parte tutti gli ex-componenti, entrati per concorso, ed incaricandone per la riorganizzazione una Commissione speciale.
     La lunga lite giudiziaria fra Rocco Trimarchi ed il Comune di Napoli si concluse definitivamente nel 1903, con la condanna di quest'ultimo al pagamento di 12.000 lire di danni per la mancata nomina del Maestro.

    Già Maestro di Cappella e Direttore della Banda Municipale di Sinopoli, nel 1893 venne nominato Direttore della Banda Municipale di Giarre (Catania), e un anno dopo firmò un contratto come "Direttore della Banda sul palcoscenico" del Teatro San Carlo di Napoli, con l'obbligo di trascrivere le partiture di ogni rappresentazione, sia di ballo che operistica.

    Dal 1897 in poi fu anche "Direttore ed Istruttore delle Scuole e dalla Banda Musicale" del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), nel cui teatro si esibì  anche come pianista.
    
Dalla moglie Francesca Gandolfo, Rocco ebbe due figlie, Erminia (1886) e Antonietta Gioconda (1890).
CLICK! Gibilterra e New YorkDopo molti anni di trasferte e separazioni, dovute sempre a motivi professionali,  tra cui anche un lungo ingaggio a New York nel 1905, che avvenne proprio in coincidenza con il drammatico terremoto che sconvolse la Calabria, tutti e quattro si trasferirono definitivamente a Napoli.
     La figlia maggiore Erminia, violinista, sposò il clarinettista Arcangelo Picone, senza averne figli, mentre la scrittrice Gioconda sposò  Arturo Curci, un affermato dottore, la cui famiglia aveva fondato la Casa Musicale Curci per la vendita di strumenti e spartiti. 

Francesca Gandolfo, moglie di Rocco Trimarchi

Gioconda ed Erminia Trimarchi

     Da questo matrimonio nacque l'unico figlio Glauco Curci, il geniale "scienziato-cavia umana" che nel 1961 rese possibile in tutto il mondo l'uso dell'antibiotico Rifadin, rinunciando ad ogni guadagno personale e devolvendolo generosamente a favore della ricerca medica. 
    Nel 1898 Rocco riportò un entusiastico successo al Teatro Vittorio Emanuele di Messina con la sua opera "Rita Ferrant". Da un ritaglio di giornale si apprende che "...il Trimarchi è pure autore di un'opera, I naufraghi, che doveva rappresentarsi al San Carlo di Napoli, ma che non fu poi data per una lunga serie di circostanze".
     Ebbe rapporti professionali soprattutto con la casa editrice musicale Schmidl & C. di Trieste e con la G.Perrone e la Calace di Napoli, oltre che con la Aschenberg Hopwood & Crew LTD di Londra, che pubblicarono numerose sue romanze per canto e pianoforte. Alcune delle liriche furono composte dalla figlia Gioconda.

     La vera e propria attività editoriale della Casa Musicale Curci cominciò a svilupparsi solo dal 1910, quindi essa non potè collaborare con Rocco negli anni della sua maggiore produzione artistica. In seguito pubblicò  CLICCA PER ASCOLTARE IL BRANO"Rajah-trot" "  e  CLICCA PER ASCOLTARE IL BRANO"Fior d'Oriente".

     Nel 1907 un suo lungo articolo "L'opera scuola" apparve sulla prima pagina del "Rigoletto", giornale napoletano di musica e teatro. 

Il Comune di Sinopoli per il Maestro Trimarchi
Un appello al sentimento calabrese e l'avvento della Grande Guerra

     Il 12 ottobre del 1914, la Giunta Comunale di Sinopoli deliberò all'unanimità di rivolgere un appello alla Provincia di Reggio Calabria ed ai Comuni ad essa appartenenti, per la raccolta di fondi destinata alla rappresentazione della nuova opera "La sposa dell'ombra" di Rocco Trimarchi, su libretto del commediografo Sandro Pastorino (Salerno 28/2/1882 - 27/1/1952).

     Il testo originale della deliberazione, oltre al comprovato valore musicale del Maestro Trimarchi, già applaudito come concertista e come autore in diverse città d'Italia, include molti accenni alle traversie della sua vita artistica.
  
  Ne risultò la pronta e generosa adesione dei Comuni coinvolti nell'appello. 
    
Rivolgiamo un sentito ringraziamento a tutti, ed in particolare ai Comuni di cui abbiamo avuto il piacere di leggere le delibere in favore del sussidio al Maestro Rocco Trimarchi per la rappresentazione della sua opera: Reggio Calabria, Pellaro, Seminara, Gerace, Gerace Marina, Gallico, Oppido Mamentina, San Giorgio Morgeto, Melicuccà, Mammola, Delianova, San Procopio, Tresilico, Scilla, Rosalì, Cannitello, Santo Stefano in Aspromonte, Cinquefrondi, Cosoleto, Scida, Grotteria, Varapodio, Terranova Sappominulio, S.Eufemia, Siderno, S.Cristina d'Aspromonte.

Rocco Trimarchi con il nipotino Glauco Curci

Telegramma dell'editore Lorenzo Sonzogno
Telegramma
di Lorenzo Sonzogno

     Nel 1915 furono presi accordi con l'editore Sonzogno e si sarebbe presto tenuta la prima rappresentazione dell'opera, che probabilmente non sarebbe stata  "La sposa dell'ombra" ma la più recente "Zamira", quando tutto fu interrotto a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. 
     Al termine del conflitto, molte situazioni erano irrevocabilmente mutate e l'entusiastico progetto svanì nel nulla.

    Negli anni seguenti il Maestro Trimarchi, amareggiato e sfiduciato, combattè sempre più stancamente per la sua arte.

     L'unica vera novità di rilievo fu il successo della sua opera "Roma dei Cesari", eseguita a Reggio Calabria in Piazza Italia il 12 gennaio 1936 dall'orchestra municipale, diretta dal maestro Tommaso Ferrante.
     Ma era troppo tardi.
    Rocco, ormai distrutto nello spirito da anni di disillusioni, era anche già consumato da un male incurabile, che lo portò alla tomba sei mesi dopo, a Napoli, il 24 luglio 1936.

la sua tessera di un anno prima della morte
L'ultimo documento
di Rocco Trimarchi

 

Le sue composizioni

Firma di Rocco Trimarchi
OPERE LIRICHE:

La lupa
I naufraghi
Rita Ferrant
La sposa dell'ombra
Zamira
Feronia
Maria Maddalena
Quo vadis
Roma dei Cesari


MESSA SOLENNE


  
ROMANZE ed altre melodie:

Pallide mammole
Fior d'oriente
Un bacio ancora
Chianto 'e passione
Io mi giurai
Mistero
Lasciatemi morir
Montanina
Dimmi
Fior di siepe
Tristizia
Cornamusa
Anima affranta
Sulle ali

Serenata di un angelo
Idillio
(per violino, violoncello e pianoforte)
Rosolina-Boston
Moriran le rose
Più del corallo
Il Granato del Mago
Sogni d'arte e d'amore
Non più
Serenata di un angelo
Canzone ungherese
(per violino o mandolino e pianoforte)
Inno a Francesco de Pinedo
Rajah-trot

 

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